PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2022 ALLA MECCANICA QUANTISTICA

PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2022 ALLA MECCANICA QUANTISTICA

Il Premio Nobel per la Fisica 2022 è stato attribuito a Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger per i loro esperimenti sui fotoni entangled, stabilendo la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprendo la strada alla scienza dell’informazione quantistica.

“È un Nobel che afferma la potenza della meccanica quantistica”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “È un riconoscimento ad alcuni esperimenti pionieristici degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, che per la prima volta sono riusciti a verificare alcune relazioni proposte da John Stewart Bellnel 1964, dette disuguaglianze di Bell, permettendo di eseguire un test sperimentale diretto della meccanica quantistica. Ciò che è derivato da questi esperimenti è la prova che la meccanica quantistica è una teoria completa, a differenza di quanto riteneva Albert Einstein, che con un suo lavoro del ’35, il famoso articolo in cui veniva introdotto il paradosso EPR, apriva la strada a questa linea di ricerca grazie a quello che allora era un esperimento puramente mentale. Gli esperimenti reali premiati oggi con il Nobel rappresentano non solo una verifica della meccanica quantistica, ma anche l’inizio di un filone di ricerca sull’informazione quantistica che negli anni recenti sta portando allo sviluppo delle tecnologie quantistiche, dalla crittografia quantistica al teletrasporto, ai computer quantistici. Questo Nobel viene attribuito a lavori di fisica fondamentale che hanno prodotto sviluppi applicativi dalle prospettive rivoluzionarie, mostrando ancora una volta come la ricerca pura sia motore di innovazione e all’origine dei cambi di paradigma”, conclude Zoccoli. 

Studi sulle disuguaglianze di Bell sono stati realizzati all’acceleratore Dafne ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN con l’esperimento Kloe che ha studiato, in particolare, la produzione di mesoni K entangled.

Commenteremo in diretta il Nobel sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’INFN oggi, 4 ottobre, alle 17.00 con Antonio Di Domenico, professore alla Sapienza Università di Roma e ricercatore INFN, Fabio Sciarrino, professore alla Sapienza Università di Roma, e Paola Verrucchi, professoressa all’Università degli Studi di Firenze e ricercatrice dell’INFN e del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche.

 

PER APPROFONDIRE

Grovigli quantistici
La meccanica quantistica alla prova
di Fabio Sciarrino
Asimmetrie16 – 1964

Luce: onde o particelle?
Il fotone, l’emergere di un concetto
di Giancarlo Ghirardi
Asimmetrie12 – Fotoni

La fisica di Star Trek
Intrecci, sovrapposizioni e gatti quantistici
di Marco Genovese
Asimmetrie12 – Fotoni

I K Made in Italy
Dafne e Kloe a Frascati
di Fabio Bossi
Asimmetrie 11 – Simmetrie

 

SOSTEGNO DEL GOVERNO AL PROGETTO ET IN SARDEGNA

SOSTEGNO DEL GOVERNO AL PROGETTO ET IN SARDEGNA

NOTA STAMPA “Ringraziamo il Presidente Draghi per il sostegno espresso a favore del progetto Einstein Telescope in Sardegna”, commenta Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Il supporto del Governo italiano – prosegue Zoccoli – rafforza la candidatura del nostro Paese nella competizione internazionale per ospitare il futuro osservatorio per onde gravitazionali. È un riconoscimento della leadership e dell’eccellenza che la nostra comunità scientifica ha conquistato a livello internazionale, lavorando alle frontiere della ricerca fin dagli esordi di questo settore. È anche un riconoscimento dell’importanza di queste ricerche che, a partire dalle scoperte che hanno visto l’Italia protagonista e che sono state premiate con il Nobel nel 2017, hanno aperto una finestra osservativa completamente nuova sull’universo, e che oggi rappresentano uno dei filoni più promettenti della ricerca in fisica fondamentale. Ed è un riconoscimento al ruolo che le grandi infrastrutture di ricerca rivestono per il progresso della conoscenza, per la produzione di innovazione tecnologica e per la crescita economica e sociale di un territorio e di un Paese. La nostra comunità è ora impegnata nello studio scientifico e tecnologico per lo sviluppo del progetto, e nella caratterizzazione del sito sardo per rafforzare la sua candidatura, conviti che sia la sede ideale per realizzare questo grande progetto, e mantenere la leadership internazionale dell’Italia nel settore”, conclude il Presidente Zoccoli.

ET Einstein Telescope

È il progetto europeo più ambizioso nel campo della fisica gravitazionale e, candidato da una cordata internazionale guidata dall’Italia, è stato inserito nella roadmap ESFRI, lo European Strategy Forum on Research Infrastructure che individua le infrastrutture di ricerca su cui l’Europa ritiene sia decisivo investire. Lo studio di fattibilità di ET è stato sviluppato grazie a un finanziamento della Commissione Europea, e successivamente un consorzio di Paesi e di Istituti di ricerca e Università europei, con l’Italia capofila, ha formalizzato la proposta per la sua realizzazione.

ET sarà un osservatorio terrestre per onde gravitazionali di prossima generazione, in grado di rivelare segnali gravitazionali con una sensibilità tale da consentirgli di esplorare una porzione di universo di gran lunga maggiore rispetto agli attuali esperimenti. Questo permetterà, per esempio, di studiare le popolazioni di buchi neri, di osservare per la prima volta nuovi fenomeni astrofisici, di indagare il modello cosmologico che descrive l’evoluzione dell’universo, di contribuire alla comprensione della natura della materia oscura.

ET sarà un interferometro sotterraneo di forma triangolare con bracci lunghi 10 km, che utilizzerà tecnologie estremamente potenziate rispetto a quelle implementate negli attuali rivelatori, nel campo della fotonica, dell’ottica, della meccanica di precisione, dell’elettronica, della criogenia, della scienza dei materiali e del computing avanzato.

Attualmente sono in fase di valutazione due siti per ospitare la nuova grande infrastruttura: uno in Italia, in Sardegna, all’interno della miniera dismessa di Sos Enattos nel Nuorese, e l’altro nell’Euregio Mosa-Reno, ai confini di Belgio, Germania e Paesi Bassi. Gruppi di studio multidisciplinari stanno lavorando alla caratterizzazione dei due siti per valutarne l’idoneità, e una decisione sulla futura localizzazione di ET dovrà essere presa entro il 2025.

Al di là del grande valore scientifico, la realizzazione nel sito sardo di una infrastruttura d’avanguardia come ET avrebbe un significativo impatto socioeconomico per il territorio e per tutto il nostro Paese. Il nuovo rivelatore gravitazionale rappresenta, infatti, un’occasione di sviluppo unica nel suo genere: si tratta di un investimento infrastrutturale di almeno un miliardo e mezzo di euro, e sul lungo termine sarà un grande polo scientifico internazionale, alla frontiera della scienza e della tecnologia, in grado di attrarre risorse e ricercatori dall’estero. Rappresenta quindi un motore di sviluppo, innovazione, crescita economica e sociale per la Sardegna, l’Italia e l’Europa intera.

L’Italia, grazie all’INFN, ha una prestigiosa tradizione e una leadership internazionale nella ricerca delle onde gravitazionali, con competenze e conoscenze, sia scientifiche sia di sviluppo tecnologico, acquisite e maturate con un’esperienza di lungo corso nella progettazione e realizzazione di rivelatori gravitazionali. L’INFN, infatti, è tra i pionieri e iniziatori a livello globale degli esperimenti per la rivelazione delle onde gravitazionali, e ha fondato, assieme al francese CNRS, Virgo, uno degli unici tre interferometri gravitazionali oggi esistenti al mondo in grado di osservare i segnali gravitazionali. Virgo si trova in Italia, vicino a Pisa, e assieme agli altri due interferometri gemelli LIGO, che si trovano negli Stati Uniti, è stato protagonista delle scoperte che hanno portato al Premio Nobel per la Fisica nel 2017.

 

 

 

SUPERCONDUTTORI A TEMPERATURA AMBIENTE: UN SIMULATORE QUANTISTICO STUDIA NUOVI STATI DELLA MATERIA

SUPERCONDUTTORI A TEMPERATURA AMBIENTE: UN SIMULATORE QUANTISTICO STUDIA NUOVI STATI DELLA MATERIA

La riproduzione di uno stato di localizzazione degli elettroni – fenomeno responsabile dell’insorgenza di proprietà isolanti in particolari materiali –, realizzata da un simulatore quantistico costituito da atomi ultrafreddi, potrebbe aprire una nuova strada nello sviluppo di materiali superconduttori a temperatura ambiente. Lo studio, realizzato dalla collaborazione italiana TOPSIM, di cui fanno parte ricercatori del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze, dell’INFN, del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Nonlineari (LENS), dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO) e della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), ha mostrato, infatti, la possibilità di un nuovo stato della materia, intrappolando atomi in “cristalli” di luce laser. Il lavoro, pubblicato il 23 settembre sulla rivista Nature Physics, ha visto un contributo decisivo dell’INFN, che ha cofinanziato la ricerca nell’ambito dell’esperimento FISh, nel contesto del quale sono state sviluppate le metodologie sperimentali utilizzate.

Il risultato è stato reso possibile grazie alla realizzazione di un vero e proprio dispositivo quantistico, ottenuto utilizzando un gas raffreddato a pochi miliardesimi di grado sopra lo zero assoluto e composto da atomi caratterizzati da uno spin totale semintero simile a quello dei fermioni, la classe di particelle a cui appartengono anche elettroni e quark, che rappresentano quindi degli ottimi modelli per verificare il comportamento di questi costituenti elementari della materia. Una volta fatto ciò, la collaborazione è stata in grado di catturare gli atomi del gas in cristalli fatti di luce e, per mezzo di sofisticate tecnologie laser, a controllare in maniera accurata il loro spin.

“Abbiamo utilizzato gas atomici di Itterbio, che hanno la proprietà di potersi trovare in molteplici stati di spin,” spiega Leonardo Fallani, professore dell’Università degli Studi di Firenze e ricercatore INFN a guida della collaborazione TOPSIM, “e godono anche di una particolare proprietà di simmetria: come i quark nella materia nucleare, che interagiscono tra di loro in maniera indipendente dal loro colore, così gli atomi che abbiamo utilizzato interagiscono in maniera indipendente dal loro spin. Con la luce laser abbiamo creato un accoppiamento tra stati di spin diversi, rompendo questa simmetria in maniera controllata, e studiando per la prima volta l’effetto di questo accoppiamento sul comportamento del sistema”.

Il principale risultato della ricerca è, appunto, l’osservazione di un nuovo stato della materia in cui gli atomi si muovono più o meno liberamente a seconda che i loro spin siano accoppiati o meno dalla luce laser. Questo effetto è di grande importanza per lo studio di una particolare tipologia di materiali superconduttori ad alta temperatura, dove si ipotizza che un processo simile, indotto però da un accoppiamento magnetico tra diversi orbitali elettronici, sia alla base del comportamento superconduttivo, che può emergere in presenza di drogaggio a partire da uno stato di isolante elettrico (isolante di Mott), come quello studiato nell’esperimento.

“Questa ricerca – continua Leonardo Fallani – apre le porte a molti possibili sviluppi, dallo studio accurato dei meccanismi della superconduttività alla progettazione di prototipi di nuovi materiali. Le nuove tecniche sperimentali che abbiamo messo a punto potranno anche servire per estendere la simulazione quantistica alla fisica delle interazioni fondamentali, per lo studio dei processi che avvengono tra particelle elementari”.

Il lavoro si è svolto nell’ambito del progetto TOPSIM di cui è responsabile Leonardo Fallani, vincitore di un ERC Consolidator Grant, in sinergia con il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Nonlineari (LENS), l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO) e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA).

NOTTE EUROPEA DELLE RICERCATRICI E DEI RICERCATORI: GLI EVENTI INFN

NOTTE EUROPEA DELLE RICERCATRICI E DEI RICERCATORI: GLI EVENTI INFN

In tutta Italia si apre oggi una settimana all’insegna della scienza e della ricerca che culminerà venerdì 30 settembre con la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, la serata dedicata alla ricerca scientifica, promossa dall’Unione Europea, che dal 2005, grazie al racconto di chi vive la ricerca in prima persona, porta la scienza nelle piazze europee. Anche nell’edizione 2022, l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, grazie al contributo delle Sezioni e dei Laboratori Nazionali, è coinvolto direttamente in molte attività nelle città che aderiscono all’iniziativa. Quest’anno rientrano nell’ambito della notte della ricerca anche alcuni eventi in celebrazione dei 10 anni dalla scoperta del bosone di Higgs organizzati dall’INFN durante questa settimana.

Di seguito la sintesi del programma delle attività INFN e i link ai programmi completi:

L’Aquila 

L’Aquila aderisce alla manifestazione con il progetto SHARPER, coordinato in città dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN (LNGS). Le sedi di Palazzo dell’Emiciclo, GSSI, Villa Comunale, Piazza Duomo e Croce Rossa accoglieranno grandi e piccoli, insieme ai ricercatori, per una giornata piena di giochi, esperimenti, spettacoli e incontri con il mondo della ricerca scientifica.

In particolare, a dare il via a questa edizione di SHARPER – L’Aquila sarà, il 27 settembre, l’evento “Armin Linke – Gran Sasso”, organizzato da MAXXI L’Aquila, Gran Sasso Science Institute (GSSI) e LNGS. Dalle ore 18.00 presso il Rettorato del GSSI l’artista racconterà il suo progetto “Gran Sasso”, realizzato nell’ambito della mostra “In Itinere” che è stato esposto nei mesi scorsi al MAXXI L’Aquila. 

Il 30 settembre mattina, nell’ambito del programma dedicato alle scuole Reasearchers@School, i LNGS organizzano un’osservazione del Sole al telescopio trasmessa in diretta per le scuole primarie e secondarie di I grado. Il GSSI propone due eventi con protagonisti ricercatori o associati dell’INFN: nell’ambito di Researchers@School, “La scienza in un minuto”, un viaggio nell’universo sulle orme di tre protagonisti, un fotone, un’onda gravitazionale e un neutrino; e la sera del 30 settembre, dalle 20.45, lo spettacolo in Piazza dell’Emiciclo “La grande alchimia cosmica”, un viaggio tra scienza, musica e danza nella materia, da Democrito a Einstein.

Infine, il 4 ottobre ricercatori del GSSI e dell’INFN e dell’Università degli Studi dell’Aquila si sfideranno nella “Soccer Match”, una partita di calcio per concludere il ciclo di eventi per la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori.

Per scoprire di più: http://www.sharper-night.it/sharper-laquila/

Bari 

L’iniziativa a Bari è organizzata quest’anno congiuntamente da INFN, Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari, CNR e la Libera Università Mediterranea Giuseppe Degennaro. Le attività proposte dalla Sezione INFN cominceranno la mattina di venerdì 30 settembre, per dare modo alle scuole di partecipare, e proseguiranno con un ricco programma di eventi pensati per tutti, sia grandi sia piccoli, fino a mezzanotte. La sede scelta quest’anno è il Parco Rossani, messo a disposizione dal Comune di Bari. Tra le attività INFN che verranno illustrate ci sono gli esperimenti a LHC, ALICE, CMS e LHCb, l’astronomia gamma con strumentazione spaziale e con grandi telescopi, misure di raggi cosmici e di radioattività, ottica quantistica e applicazioni biomedicali. Si parlerà anche dell’esperimento LUNA al Gran Sasso, del bosone di Higgs, della ricerca di particelle esotiche e dei nuovi grandi progetti di ricerca dell’ente. Infine, ci si collegherà con il CERN per una visita in remoto dell’esperimento CMS. 

Per scoprire di più: http://ern-bari.it

Bologna  

A Bologna la Sezione INFN partecipa al progetto SOCIETY riPENSAci e porterà in piazza Lucio Dalla esperimenti sulla fisica della vita quotidiana, sul moto browniano, la camera a nebbia e i raggi cosmici e un exhibit sull’intelligenza artificiale.

Per il programma completo: http://nottedeiricercatori-society.eu

Cagliari 

La Sezione INFN di Cagliari aderisce a SHARPER. Dopo un primo evento di apertura sul cambiamento climatico tenutosi il 20 settembre, la giornata e la sera del 30 settembre, presso l’Orto Botanico ci sarà uno stand sulle ultime frontiere della fisica indagate da ricercatrici e ricercatori dell’INFN di Cagliari, il pubblico potrà partecipare a incontri sull’esperimento LHCb del CERN di Ginevra e sull’Einstein Telescope, il telescopio per onde gravitazionali che potrebbe essere installato proprio in Sardegna. Nel pomeriggio, dalle 16.45, si terrà uno spettacolo sulla storia dell’universo.

Per scoprire di più: https://www.sharper-night.it/sharper-cagliari/

Catania 

A Catania la Sezione INFN e i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN partecipano al progetto SHARPER con diverse iniziative.  Durante il pomeriggio e la sera del 30 settembre a Città della Scienza sarà presente uno stand del progetto INFN Kids con esperimenti e giochi per bambini sulla fisica delle particelle. In Piazza Università, cuore della manifestazione, ricercatori e ricercatrici racconteranno le loro ricerche tra fisica e medicina e l’esperimento KM3NeT, in realizzazione nel Mar Mediterraneo per studiare i neutrini cosmici. Infine, in quest’occasione, i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN propongono per tutto il pomeriggio visite guidate al Visitor Centre.

Per scoprire di più: 
https://www.lns.infn.it/it/sharper.html
https://www.sharper-night.it/sharper-catania/

Ferrara 

La Sezione INFN di Ferrara insieme all’Università degli Studi di Ferrara sarà in Piazza Castello come partner del consorzio SOCIETY riPENSAci.  
Le iniziative cominciano alle 18 e saranno presenti stand e incontri sulla fisica delle alte energie e sugli esperimenti LHCb e Dune, sulla cosmologia, sull’astrofisica e sulla fisica medica, esperimenti sulla gravità e giochi per bambini: dall’acceleratore di marmellata alla macchina fotografica alla polenta! Inoltre, insieme ai ricercatori e alle ricercatrici dell’INFN e dell’Università, gli studenti del Liceo Ariosto racconteranno le loro esperienze con i progetti per le scuole dell’INFN Lab2Go e Premio Asimov, studenti e studentesse del Liceo Roiti, invece, parleranno del progetto HOPE – Hands on Physics Experience, svolto in collaborazione tra il Liceo Roiti, il MIT e il supporto dell’INFN e dell’Università.

Per il programma completo: 
https://www.unife.it/it/eventi/2022/settembre/notte-europea-dei-ricercatori
https://www.nottedeiricercatori-society.eu

Firenze 

Anche la Sezione di Firenze dell’INFN aderisce all’iniziativa Bright Night e ha organizzato “Il nuovo mondo dietro alla scoperta”, un evento di celebrazione del decimo anniversario della scoperta del bosone di Higgs, che si terrà al Cinema La Compagnia, oggi, 26 settembre, alle 21.00. L’Università di Firenze e la Sezione di Firenze dell’INFN insieme a tutta la collaborazione CMS, di cui fanno parte, festeggiano questo anniversario con un grande evento aperto al pubblico, insieme ad alcuni dei protagonisti e delle protagoniste.

Per il programma completo: https://www.bright-night.it/enti-di-ricerca/infn/

Genova

La Sezione INFN di Genova si unisce al programma di SHARPER proponendo varie iniziative presso i Giardini Emanuele Luzzati. Si parlerà dei segnali che ci arrivano dall’universo, dei suoi misteri, come la materia oscura, e di molto altro. Ci saranno laboratori del progetto OCRA che porteranno il pubblico alla ricerca dei raggi cosmici, le particelle che arrivano dal cielo sulla Terra, e videogiochi sulla fisica agli acceleratori. Oltre ai seminari sulle onde gravitazionali e sulle tecnologie della ricerca in fisica, si terrà un incontro per celebrare i dieci anni dalla scoperta del bosone di Higgs, raccontare che cos’ha di speciale questa particella e com’è cambiata la fisica da quando l’abbiamo trovata. Nei mesi successivi, infine, chiuderanno il ciclo di eventi due incontri di “Sumo Science”, una sfida tra due ricercatori di campi diversi che dovranno appassionare il pubblico ai lati del ring: il 13 ottobre si sfideranno materia oscura e botanica ambientale e il 10 novembre cosmologia e neurobiologia.

Per scoprire di più: https://www.sharper-night.it/sharper-genova/

Lecce 

Per il progetto ERN Apulia vengono organizzate attività in diverse città pugliesi. La Sezione INFN di Lecce sarà presente all’ex Monastero degli Olivetani dalle 16.00 alle 24.00 del 30 settembre, proponendo una visita virtuale all’esperimento ATLAS del CERN e una visita al Planetario; saranno allestiti stand per raccontare alcuni esperimenti (Auger, DAMPE e HERD) e innovative infrastrutture di ricerca. Saranno inoltre condotti esperimenti e giochi per coinvolgere direttamente il pubblico nel fascino della scienza. Infine, si presenteranno i tanti progetti per la scuola proposti dall’INFN sul territorio salentino e una mostra sullo Spazio e il Sistema Solare.

Per maggiori informazioni e il programma completo: www.ern-apulia.it

Milano 

La Sezione INFN di Milano, anche quest’anno, parteciperà alla open night del museo della scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci”, dove offrirà visite guidate alla mostra Extreme, misurazioni in diretta della radioattività naturale e dei raggi cosmici con diversi rivelatori e altre attività per raccontare la ricerca dell’INFN.

Napoli e Caserta 

La Sezione INFN di Napoli è quest’anno coinvolta attivamente nelle iniziative del progetto STREETS, con eventi a Napoli nel Chiostro di San Marcellino e a Caserta nei Giardini della Reggia. In particolare, a Napoli si terranno attività ed exhibit su molti ambiti di ricerca in fisica, dalle onde gravitazionali a KM3NeT, dall’energia oscura alla materia oscura e l’esperimento DarkSide. 
A Caserta, invece, la Sezione INFN propone uno stand su KM3NeT e l’astronomia del neutrino e sugli acceleratori di particelle per lo studio delle stelle.

Per il programma completo: 
https://www.nottedeiricercatori-streets.it/wp/napoli-tutti-gli-eventi/ 
https://www.nottedeiricercatori-streets.it/wp/caserta-tutti-gli-eventi/

Padova 

I Laboratori Nazionali di Legnaro e la Sezione di Padova dell’INFN partecipano e contribuiscono alle attività in programma per la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università e l’osservatorio astronomico dell’INAF, nell’ambito del progetto Science4All, coordinato dall’Università degli Studi di Padova. 
Dal 27 al 30 settembre i Laboratori Nazionali di Legnaro organizzano laboratori didattici per bambini, a cura del progetto INFN Kids, su diversi temi: il sistema solare, le energie rinnovabili, l’aria e il suono. Inoltre, a Palazzo del Bo, i Laboratori proporranno il “Virtual Tour Lab” a ciclo continuo dalle 17.00 alle 24.00, sia il 30 settembre sia il 1° ottobre. 
La Sezione INFN di Padova, invece, propone un laboratorio per le scuole primarie e secondarie di I grado sulle onde gravitazionali il 27 settembre, mentre il 30 settembre saranno allestite Escape room con sfide per ogni età: HEPScape, sulla fisica delle particelle, AsteroidAlert, Trappola gravitazionale, e Viaggio all’origine dell’Universo. La sera del 1° ottobre, dalle 17.00 alle 23.00, a Palazzo del Bo, si terrà l’evento “Misteriosi neutrini”, un incontro tra la cittadinanza e gli scienziati e le scienziate dell’INFN e dell’INAF di Padova.

Per consultare i dettagli del programma: https://science4all.it/ 

Pavia e Vigevano 

La Sezione INFN di Pavia coordina l’edizione pavese del progetto SHARPER. Oltre alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori che si terrà venerdì 30 settembre nel Castello di Pavia, dove saranno allestiti diversi stand, tra cui uno sulla fisica gestito da ricercatori e ricercatrici INFN, a Pavia sono organizzati eventi durante l’intera settimana da domenica 25 settembre a sabato 1° ottobre.

Come da alcuni anni, il 25 Settembre, a Vigevano sono stati allestiti parte degli stand che saranno presentati il venerdì a Pavia e, nella stessa giornata, saranno proposti giochi e talk da parte di ricercatori e studenti, sia universitari sia della scuola secondaria di I grado della città. 
Il 26 settembre sarà inaugurata la mostra “50 anni di INFN a Pavia” per ripercorrere la storia della Sezione, con un evento serale per celebrare il decennale della scoperta dell’Higgs. 
Martedì  27 settembre si terrà un gioco a quiz scientifico che utilizza un software e un apparato realizzato da studenti del dipartimento di fisica dell’Università degli Studi di Pavia. Su richiesta, quest’anno ci saranno anche due iniziative successive al week end della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori: “Particle Escape Room”, una mostra interattiva con giochi alla scoperta del Modello Standard e oltre i suoi confini, e “1h con un ricercatore”, format in cui docenti e scuole possono prenotare un ricercatore o una ricercatrice pavese per un’ora e approfondire un tema scientifico di interesse.

Per scoprire di più: 
https://www.sharper-night.it/sharper-pavia/ 
https://www.sharper-night.it/evento/evento-speciale-vigevano-in-scienza/ 

Pisa 

La Sezione INFN di Pisa parteciperà agli eventi di Bright-night Toscana del 30 settembre. 
Nel pomeriggio è prevista la visita ai laboratori delle sale di alta tecnologia, di fisica medica e del centro di calcolo della Sezione INFN di Pisa. Dalle 17.00 alle 18.00 ci sarà il collegamento con la sala di controllo dell’esperimento Muon g-2 al FermiLab di Chicago e a seguire il collegamento con la sala di controllo dell’esperimento CMS. 
Durante la serata, nelle aule del Dipartimento di Fisica dell’Università si terranno le conferenze “100 anni dalla Laurea di Enrico Fermi a Pisa” e “Giganti a caccia di briciole: la scoperta del bosone di Higgs e oltre”, per poi concludere la giornata con l’osservazione del cielo con i telescopi. 
In Largo Ciro Menotti, cuore della manifestazione, gli eventi saranno a tema “Odissea nello spazio” e l’INFN organizza una conferenza su astrofisica e cosmologia e un laboratorio su esperimenti nello spazio e fisica medica. Qui saranno presenti anche due stand a cura di European Gravitational ObservatoryEGO e Virgo: “Virgo in ascolto del cosmo” e “Messaggeri dallo spazio, interamente dedicato ai più piccoli. Durante la mattinata, per le scuole sono anche organizzate visite guidate dell’osservatorio, nelle quali i ricercatori porteranno i visitatori a esplorare Virgo e le sue scoperte. Infine, EGO propone uno spettacolo serale in Largo Ciro Menotti sull’astronomia multimessaggera.

Per maggiori informazioni: 
https://www.bright-night.it/enti-di-ricerca/infn/ 
https://www.ego-gw.it/blog/2022/09/06/bright-night-2022-la-notte-europea-delle-ricercatrici-e-dei-ricercatori/

Perugia 

La Sezione INFN di Perugia partecipa nell’ambito del progetto SHARPER con seminari per le scuole e iniziative per il pubblico a partire dalla mattina di venerdì 30 settembre, in Piazza Università, con attività sugli acceleratori di particelle, la camera a nebbia, e sui rivelatori di onde gravitazionali. Dal pomeriggio ci si sposta nei Giardini del Frontone per raccontare la fisica delle particelle e la ricerca dell’ultima particella trovata, proprio dieci anni fa, il bosone di Higgs.

Per il programma completo: https://www.sharper-night.it/sharper-perugia/

Roma 

Anche quest’anno i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN (LNF) e le Sezioni INFN di Roma e Roma Tor Vergata, aderiscono al progetto NETscieNcE Together con una serie di eventi dedicati alla diffusione della cultura scientifica partiti il 19 settembre che si concluderanno il 1° ottobre. Dal 19 al 23 settembre, le ricercatrici e i ricercatori della Sezione di Roma hanno partecipato, insieme a Sapienza Università di Roma, a “ERN per le Scuola”, un programma di seminari, visite guidate e mostre interattive dedicati a studenti e studentesse. Il 22 e 23 settembre è stata allestita anche HEPscape, l’escape room della fisica delle particelle realizzata dalla Sezione INFN di Roma. 
 
Nella giornata del 28 settembre i LNF organizzeranno visite guidate al Bruno Touschek Visitor Centre e all’acceleratore DAFNE. Il 29 settembre presso la Città dell’Altra Economia a Testaccio si terrà l’aperitivo scientifico “Pianeta Idrogeno” sulle sfide della ricerca del futuro. Per il 30 settembre alle 17.00 i LNF hanno organizzato un collegamento via zoom con il FermiLab di Chicago per una visita virtuale dell’esperimento muon g-2.

Il 30 settembre e il 1° ottobre le ricercatrici e i ricercatori INFN saranno a Roma alla Città dell’Altra Economia, dove presenteranno laboratori, attività dimostrative ed exhibit dedicati ai principali esperimenti condotti dall’ente. Tra osservazioni astronomiche al telescopio e camere a nebbia per mostrare il passaggio dei raggi cosmici, si racconteranno le ricerche nel campo delle atsroparticelle e delle esplorazioni spaziali, ma anche della fisica subnucleare e dei nuovi acceleratori, e si celebreranno i 10 anni dalla scoperta del bosone di Higgs. Si potrà scoprire l’esperimento BELLE II grazie a un’esperienza di realtà virtuale realizzata dalla sezione INFN di Roma Tor Vergata. Uno spazio sarà dedicato al quiz scientifico “Quando le carte dicono la verità” di ScienzaPerTutti e un’area ospiterà un laboratorio didattico per i più piccoli a tema elettricità a cura di INFN Kids.

Sabato 1° ottobre si terrà alla Città dell’Altra Economia un evento dedicato a Piero Angela, organizzato dai LNF, “Un viaggio tra scienza, conoscenza e ricordi”: un racconto di alcuni momenti della sua carriera, con aneddoti e racconti, e dell’impatto che il suo lavoro ha avuto sulla società nella diffusione della cultura scientifica.

Il 29 e il 30 settembre l’INFN, senza il coinvolgimento del consorzio NET, i ha organizzato anche due eventi in celebrazione del decennale del bosone di Higgs. Nel pomeriggio del 29 settembre, la sezione INFN di Roma propone Higgs&Fichi, un dialogo in Aula Magna della Sapienza in celebrazione del decennale dalla scoperta del bosone di Higgs a cui seguirà un aperitivo in cortile. Il gruppo dell’esperimento ATLAS della sezione INFN di Roma Tor Vergata, invece, propone il 30 settembre, dalle 9.30 l’evento “L’anello mancante” con un breve seminario sul bosone di Higgs e la proiezione del film Particle Fever

Per saperne di più: https://www.scienzainsieme.it/notte-europea-dei-ricercatori/programma-2022/

Torino 

La Sezione INFN di Torino partecipa agli incontri con il pubblico organizzati dal Planetario di Torino nell’ambito del progetto U*Night. I ricercatori e le ricercatrici INFN animeranno diversi “AstroCorner” allestiti per l’occasione e dedicati alle osservazioni di sorgenti cosmiche di radiazione X e gamma di alta energia (IXPE, Fermi, CTA) e di onde gravitazionali (Virgo), rese possibili dagli sviluppi tecnologici maturati nei laboratori INFN.

Per scoprire di più: https://www.planetarioditorino.it/it/notte-dei-ricercatori-2022/

Trieste

A Trieste, anche quest’anno, la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori si svolgerà in concomitanza con il Festival TriesteNext. Per la giornata del 30 settembre, in particolare, la Sezione INFN di Trieste propone il collegamento in diretta all’esperimento “Muon g-2” al Fermilab di Chicago, che studia con altissima precisione le proprietà magnetiche di particelle subatomiche chiamate “muoni”, che possono essere pensati come i fratelli più pesanti degli elettroni.

Per scoprire di più: https://www.sharper-night.it/sharper-trieste/

BREAKTHROUGH NEW HORIZONS IN PHYSICS PRIZE AD ANNA GRASSELLINO

BREAKTHROUGH NEW HORIZONS IN PHYSICS PRIZE AD ANNA GRASSELLINO

Nota Stampa – Anna Grassellino, direttrice del Centro SQMS Superconducting Quantum Materials and Systems Centre del Fermilab, è stata insignita del Breakthrough New Horizons Prize “per la scoperta di importanti miglioramenti delle prestazioni delle cavità a radiofrequenza superconduttive al niobio, con applicazioni che vanno dalla fisica degli acceleratori ai dispositivi quantistici”.

“Sono onorata di ricevere questo prestigioso premio dalla Breakthrough Foundation”, commenta Anna Grassellino. “Ringrazio il DOE Dipartimento dell’Energia – Office of Science degli Stati Uniti per il supporto alla mia carriera scientifica, che mi ha consentito di lavorare alla frontiera della scienza. Dai più grandi acceleratori di particelle ai dispositivi quantistici, ho avuto l’opportunità di contribuire all’avanzamento di tecnologie che apriranno nuovi orizzonti scientifici. E sono grata al mio gruppo di lavoro al Fermilab, ai miei collaboratori al centro SQMS tra cui l’INFN, con cui continueremo a fare importanti scoperte”, conclude Grassellino. 

“Congratulazioni ad Anna per questo nuovo importante riconoscimento al suo merito scientifico e manageriale, e al suo lavoro alle frontiere della ricerca scientifica e tecnologica”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “Il contributo che Anna ha portato al campo della fisica degli acceleratori prima, e che sta portando ora al settore del calcolo quantistico, infatti, può aprire a nuovi scenari sia nella ricerca in fisica fondamentale, sia in ambiti applicativi di interesse e potenziale grande impatto per la società”, conclude Zoccoli.

Anna Grassellino è la direttrice del National Quantum Information Science Superconducting Quantum Materials and Systems Center, ricercatrice senior al Fermilab di Chicago e capo della divisione SQMS del Fermilab.
Grassellino è nata Marsala e ha studiato ingegneria elettronica all’Università di Pisa. Ha iniziato la sua carriera all’INFN e ha poi conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università della Pennsylvania prima di entrare a far parte del Fermilab nel 2012.
La sua ricerca si concentra sulla tecnologia a radiofrequenza superconduttiva, nota come SRF, al cuore dei moderni acceleratori di particelle, in particolare sulla comprensione e sul miglioramento delle prestazioni delle cavità SRF per consentire nuove applicazioni che vanno dagli acceleratori di particelle ai rivelatori, alla scienza dell’informazione quantistica.
Grassellino è membro dell’American Physical Society e ha ricevuto numerosi premi per i suoi contributi pionieristici alla tecnologia SRF, come la scoperta del doping con azoto, una tecnica che aumenta notevolmente l’efficienza delle cavità SRF. Tra i riconoscimenti ricevuti il Presidential Early Career Award 2017, il Frank Sacherer Prize 2017 della European Physical Society, il 2016 IEEE PAST Award, il Premio USPAS 2016 e un premio DOE Early Career.

La tecnologia dei superconduttori è anche una caratteristica unica del Centro SQMS, uno dei cinque centri quantistici del DOE Department of Energy degli Stati Uniti, che sono stati istituiti nel 2020 grazie a un ingente investimento del Governo statunitense. Il Centro SQMS ha l’ambizioso obiettivo di progettare e costruire il più potente computer quantistico mai realizzato, uno sforzo collaborativo che coinvolge 20 istituzioni tra cui l’INFN, unico partner non statunitense. Una delle sfide fondamentali che la ricerca del Centro SQMS affronterà è come estendere la durata dei qubit, gli elementi costitutivi dei computer quantistici. Le cavità SRF, originariamente sviluppate per gli acceleratori di particelle, hanno già trovato impiego con successo nel settore dell’informatica quantistica, dimostrando di essere efficaci nell’estensione della vita dei qubit. Inoltre, il Centro SQMS svilupperà nuovi sensori quantistici, che potrebbero portare alla scoperta della natura della materia oscura e di altre particelle subatomiche sfuggenti. Nell’ambito del progetto, l’INFN realizzerà nei suoi Laboratori Nazionali del Gran Sasso un laboratorio per i test dei qubit in ambiente a bassissima radioattività. I progressi nell’informatica quantistica potrebbero portare a rivoluzioni nella fisica delle particelle e anche in altri campi, tra cui biologia, medicina, energia, finanza e sicurezza. Il Centro SQMS è ospitato presso il Fermilab, riunisce esperti di livello mondiale provenienti da varie istituzioni, tra cui la Northwestern University, l’Ames Laboratory, il National Institute of Standards and Technology, Rigetti Computing e l’INFN, che collabora con il Fermilab da più di 40 anni.

ART&SCIENCE ACROSS ITALY: STUDENTI RACCONTANO LA SCIENZA CON L’ARTE

ART&SCIENCE ACROSS ITALY: STUDENTI RACCONTANO LA SCIENZA CON L’ARTE

Al via la IV edizione del progetto europeo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con il CERN rivolto alle scuole secondarie di II grado per promuovere le discipline STEAM tra i giovani e avvicinarli al mondo della ricerca attraverso il linguaggio dell’arte.

Studenti e studentesse del secondo, terzo e quarto anno delle scuole secondarie di II grado sono invitati a iscriversi all’edizione 2022-2024 del progetto Art&Science Across Italy, che dalla prima edizione del 2016 porta la ricerca scientifica nelle scuole e che finora ha coinvolto oltre 10.000 giovani da tutta Italia.

Il progetto Art&Science Across Italy, organizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con il CERN, si pone l’obiettivo di coinvolgere le ragazze e i ragazzi nel mondo della ricerca scientifica, coniugando i linguaggi della scienza con quelli dell’arte e andando incontro a diverse attitudini e interessi individuali. Il progetto si svolge su due anni scolastici e prevede tre fasi: la prima è una fase formativa in cui sono organizzati seminari, workshop e visite a musei e laboratori; la seconda fase prevede la realizzazione da parte di studenti e studentesse di opere artistiche ispirate agli argomenti scientifici trattati nelle lezioni; infine, le opere realizzate vengono esposte e premiate in mostre regionali e le più significative sono raccolte nella mostra nazionale, evento conclusivo di ciascuna edizione. Nella mostra nazionale una giuria di esperti stila una classifica e gli otto gruppi vincitori (24 studenti) ricevono una borsa di studio, istituita grazie al contributo di Radio Kiss Kiss, che è anche media partner del progetto, per partecipare a un master sul rapporto tra arte e scienza presso il CERN a Ginevra e/o i laboratori dell’INFN in Italia.

Gli incontri della fase formativa e le mostre sono organizzati localmente a livello regionale dalle Sezioni dell’INFN e dalle Università di riferimento. In particolare, all’edizione 2022-2024 aderiscono le sedi di Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Ferrara, Firenze, Frascati, Genova, L’Aquila, Lecce, Matera, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Potenza, Roma, Torino, Trieste, e Venezia.

Tutte le scuole italiane possono iscriversi entro fine ottobre attraverso il portale https://artandscience.infn.it/area-referenti/ scegliendo una delle città di riferimento.

Si comincerà a fine novembre 2022 con una serie di quattro seminari online a livello nazionale che daranno il via a tante attività locali presso le scuole, i laboratori INFN e le università coinvolte. Seminari, visite a musei e ai laboratori scientifici, incontri con scienziati e artisti, proiezioni di film e documentari e altre attività si svolgeranno nel periodo compreso tra dicembre 2022 e maggio 2023, momento in cui si aprirà la fase creativa del progetto durante la quale gli studenti, divisi a gruppi, lavoreranno alla loro opera per raccontare la scienza.

Da quest’anno, Radio Kiss Kiss è la radio ufficiale del progetto Art&Science Across Italy. Da sempre attenta al mondo dei giovani, la radio seguirà e sosterrà l’intero percorso degli studenti in tutte le fasi di selezione con interviste e spazi dedicati e contribuirà all’istituzione delle 24 borse di studio destinate ai vincitori per partecipare al Master presso il CERN di Ginevra e/o i laboratori dell’INFN in Italia.

III edizione:
All’edizione 2020-2022 di Art&Science Across Italy hanno partecipato più di 6000 studenti e studentesse, da 140 scuole di 10 regioni, dove il progetto è coordinato da alcuni ricercatori e ricercatrici delle sezioni INFN e delle Università locali. Le studentesse e gli studenti hanno realizzato un totale di circa 1200 opere che sono state esposte in 12 mostre nelle città di Bari, Genova, Frascati, Lecce, Milano, Napoli, Nuoro, Padova, Pisa, Potenza, Roma e Torino. La mostra nazionale si è tenuta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN e i vincitori e le vincitrici della competizione nazionale hanno partecipato a un master di una settimana al CERN a settembre 2022.

Partner:
L’edizione 2022-2024 del progetto Art&Science Across Italy, realizzato da una collaborazione tra INFN e CERN, è sponsorizzata da Radio Kiss Kiss e CAEN e si avvale di un finanziamento della comunità europea attraverso il progetto “Playing with Protons Goes Digital” e del contributo dell’Università Federico II di Napoli e della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

Maggiori informazioni: https://artandscience.infn.it/

A MARIO NICODEMI IL PREMIO GIUSEPPE OCCHIALINI 2022

A MARIO NICODEMI IL PREMIO GIUSEPPE OCCHIALINI 2022

Lunedì 12 settembre, Mario Nicodemi, coordinatore del Gruppo Teorico dell’INFN di Napoli e Professore Ordinario dell’Università Federico II di Napoli, è stato insignito della medaglia Giuseppe Occhialini per la fisica nel corso di una cerimonia di premiazione svoltasi durante il 108° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica (SIF) a Milano. Conferito con frequenza annuale dalla SIF e dall’Istituto di Fisica del Regno Unito (IOP), il prestigioso riconoscimento premia gli scienziati che lavorano in Italia e che si sono maggiormente distinti per le loro ricerche negli ultimi dieci anni di attività. A motivare l’assegnazione dell’edizione 2022 del premio, del valore di 3.000 euro, gli innovativi e fondamentali contributi forniti da Mario Nicodemi alla comprensione dei meccanismi che determinano la struttura spaziale dei cromosomi e del suo ruolo nella regolazione dell’espressione dei geni, con un lavoro alla frontiera tra la fisica, la biologia e la genetica.

Il premio è stato istituito congiuntamente dalla SIF e dalla IOP nel 2007, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Occhialini, scienziato di origine marchigiane protagonista della fisica del secondo ’900, con l’obiettivo di commemorare il suo lavoro e la sua memoria e di rafforzare al contempo i rapporti tra le due Istituzioni. Ispirata all’internazionalismo e all’eclettismo che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Occhialini, che ha svolto la maggior parte delle sue ricerche in Italia e Inghilterra, l’iniziativa ha premiato nel corso degli anni sia scienziati italiani che Inglesi, impegnati nei diversi settori della fisica. Non stupisce quindi che il tipo di ricerche premiate quest’anno appartengano a uno dei campi emergenti della fisica, caratterizzato da una profonda interdisciplinarità, in cui convergono elementi di fisica teorica, di biologia molecolare e di genetica.

“Sono onorato di aver ricevuto questo importante riconoscimento”, ha commentato Mario Nicodemi, “che va a premiare un’area di ricerca veramente nuova della fisica, alla frontiera con la biologia molecolare. Quest’ultima ha infatti subito negli anni una profonda trasformazione e ci mette oggi a disposizione dati sperimentali altamente quantitativi. Tale evoluzione ha aperto la strada a noi fisici sia sotto l’aspetto sperimentale, sia dal punto di vista teorico, che mi compete direttamente. Il DNA, per esempio, è un polimero la cui struttura può essere studiata tramite le leggi fondamentali della fisica al fine di elaborare modelli che consentano di prevedere come i cromosomi si ripieghino spazialmente per regolare l’attività dei geni e determinare l’impatto di perturbazioni, come mutazioni, nell’insorgere di malattie come disordini congeniti o cancro.”

L’INFN sta investendo nel campo delle applicazioni della fisica alle scienze della vita, avendone colto le grandi potenzialità, così come in altri settori nati dalla commistione di diverse discipline. L’ente è all’avanguardia, nel contesto internazionale, anche su questi temi, seppure lontani da quelli tradizionali della fisica nucleare e subnucleare.

“L’INFN ha sostenuto questo genere di ricerche, dimostrando di avere una visione scientifica di grande respiro, tant’è che già da una quindicina di anni esiste una iniziativa specifica della Commissione Scientifica Nazionale dell’Istituto dedicata alla fisica teoria (Commissione Nazionale 4), che coordino a livello nazionale, focalizzata sull’utilizzo dei metodi della fisica teorica nel campo della biologia”, conclude Nicodemi. 

ITALIA-SUD AFRICA: FIRMATO UN NUOVO ACCORDO TRA INFN E ITHEMBA

ITALIA-SUD AFRICA: FIRMATO UN NUOVO ACCORDO TRA INFN E ITHEMBA

Un nuovo accordo per rafforzare la collaborazione tra Italia e Sud Africa nel campo della fisica nucleare e delle sue applicazioni: oggi, 12 settembre, a Città del Capo l’INFN e la National Research Foundation (NRF), con iThemba Laboratory for Accelerator Based Science, hanno siglato un MoU Memorandum of Understanding tra i due istituti. L’accordo di collaborazione è stato firmato dal vicepresidente dell’INFN, Marco Pallavicini, per conto del presidente dell’Istituto Antonio Zoccoli, e dal vice CEO della NRF Clifford Nxomani.

Il MoU prevede di consolidare la cooperazione tra iThemba e INFN, con i suoi Laboratori Nazionali di Legnaro e del Sud, nell’ambito della produzione e dello studio di ioni pesanti, favorendo la mobilità di ricercatori, strumenti e materiali tra i due istituti. In particolare, l’attenzione è rivolta alle ricerche nel campo della fisica e dell’astrofisica nucleare, e allo studio e sviluppo di acceleratori per la produzione di radioisotopi per la medicina, come il ciclotrone SPES e il progetto FRAISE, in fase di realizzazione rispettivamente presso i Laboratori Nazionali di Legnaro e del Sud dell’INFN.

L’accordo è stato firmato alla presenza del Direttore Generale dell’INFN Nando Minnella e del componente della giunta esecutiva Diego Bettoni.

“La firma di questo accordo, che rafforza ulteriormente la dimensione internazionale dell’INFN, è di fondamentale importanza per la continuazione della collaborazione con iThemba LABS in settori di attività strategici per l’Istituto e per i programmi di ricerca dei nostri Laboratori Nazionali,” racconta Bettoni.

CUPID-0: dimostrata una nuova tecnologia per la caccia ai neutrini di Majorana

CUPID-0: dimostrata una nuova tecnologia per la caccia ai neutrini di Majorana

Fisica dei neutrini: un nuovo articolo pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters dimostra la validità della tecnologia impiegata dall’esperimento CUPID-0, attivo presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, nella caccia di un fenomeno rarissimo noto come “doppio decadimento beta senza emissione di neutrini” che, se osservato, confermerebbe che il neutrino è una particella di Majorana, ovvero coincide con la sua antiparticella.
Questo fenomeno potrebbe però essere così raro, che la radioattività ambientale sarebbe sufficiente a comprometterne l’osservazione: i raggi cosmici, ma anche la radioattività naturale delle pareti rocciose del laboratorio e dei materiali, che costituiscono gli esperimenti, potrebbero imitare il segnale cercato impedendone l’osservazione.
Per questo motivo la dimostrazione dell’efficacia tecnologica di CUPID-0 è un grande passo avanti verso l’osservazione del rarissimo decadimento.
Attivo dal 2017 al 2020 nel “silenzio cosmico” dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dove la roccia permette di sopprimere il “rumore” generato dai raggi cosmici di circa un fattore un milione, CUPID-0 è un rivelatore di circa 10 kg costituito da bolometri scintillanti, cioè rivelatori operanti a una temperatura di appena 0.01 gradi sopra lo zero assoluto (-273,14 °C). Nonostante le modeste dimensioni del rivelatore, al cospetto di veri e propri giganti del settore, l’esperimento ha raggiunto livelli di sensibilità che dimostrano le grandi potenzialità della tecnica bolometrica utilizzata e portato alla costituzione di una più ampia collaborazione internazionale, CUPID, impegnata a realizzare un rivelatore sulla scala di una tonnellata basato su questa metodologia, sviluppata per la prima volta da ricercatori dell’INFN.
“Quando circa 15 anni fa un gruppo di giovanissimi ricercatori e studenti cominciarono a fare le prime misure non avremmo mai immaginato che un giorno si sarebbe potuta formare una collaborazione internazionale che avrebbe proposto un esperimento da decine di milioni di euro come CUPID, basato sulla tecnica che stavamo sviluppando come sfida tecnologica,” dichiara Stefano Pirro, spokesperson dell’esperimento CUPID-0 e ricercatore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
L’innovazione principale di CUPID-0 è stata l’aggiunta di un rilevatore di luce a ciascun bolometro (bolometri scintillanti), consentendo di identificare e scartare la maggior parte degli eventi di fondo nella regione di interesse per la ricerca del doppio decadimento beta senza neutrini dell’isotopo del Selenio (Se-82).

Partecipano all’esperimento circa 50 ricercatori di diverse istituzioni nazionali e internazionali e di altre strutture INFN, quali i Laboratori Nazionali di Legnaro e le sezioni di Roma, Milano e Genova.